L'igene è alla base della toelettatura dove dalla pulizia di denti, orecchie, occhi, genitali e unghie dipende la salute del cane.
E' evidente che un soggetto con le unghie lunghe avrà difficoltà nel camminare, presenterà dei piedi con le dita divaricate e magari con speroni che arrivano a bucare la cute.D'estate i polpastrelli troppo aperti per l'eccessiva lunghezza delle unghie fungeranno da facile ricettacolo per le spine, mentre d'inverno gli spazi interdigitali si riempiranno di fango oltre a formare le "palle di neve":tutto ciò può creare microferite, infezioni e dermatiti.
Molta attenzione va prestata anche alle orecchie soprattutto in quelle razze che presentano pelo lungo ed orecchie cadenti quindi meno areate dove si svilupperanno parassiti cutanei, causa di otiti ed irritazioni.Per questa ragione,oltre ad un fatto igenico, sarà fondamentale l'eliminazione del cerume e dei peli morti all'interno del condotto uditivo.
La pulizia dell'occhio va fatta con lozioni detergenti e decongestionanti che impedirà l'insorgere degli aloni rossastri, lungo il canale di scolo delle lacrime,causati dalle stesse per la forte acidità.
Le zone genitali, infine, dovranno essere sempre sgombre di pelo per garantire la massima facilità di pulizia.
Dopo l'igene c'è certamente un discorso estetico.Infatti la bellezza è sempre stata molto importante, sia per gli uomini sia per gli animali.Anche l'occhio vuole la sua parte!Per questo sono stati creati gli STANDARD DI TOELETTATURA diversi in ogni razza e sono i canoni classici della bellezza e dell'eleganza i quali a noi siamo stati insegnati e quali noi conosciamo e pratichiamo.Questi "standard", che ogni singolo toelettatore pratica diversamente a seconda della sua bravura, del gusto e soprattutto dalle richieste del cliente rispettando però sempre e comunque le linee base, derivano dalle attitudini naturali con conseguente "vestito" per facilitare lo svolgimento del lavoro e azioni a cui è preposta quella razza;Esempio il barbone,nell'antichità era usato per il riporto in acqua della selvaggina e per la ricerca del selvatico in zone paludose e quindi la rasatura delle parti terminali degli arti e del muso serviva per non appesantirlo nei movimenti evitando che il mantello non rimanesse eccessivamente impregnato di fango garantendogli però allo stesso tempo una protezione dal freddo su collo e torace.l'altro esempio è il terrier,nato come cane da caccia in tana dove il suo pelo ruvido serviva per essere impermeabile alle interperie ma allo stesso tempo per non consentire l'attaccarsi al manto di rovi,spine,foglie che avrebbero potuto lacerare la pelle.Nel caso la ramaglia si attaccasse il pelo doveva staccarsi da solo dove si sviluppò un mantello che muta il pelo di copertura.Lo stripping sostituisce l'azione svolta dalle sterpaglie.
Ogni mantello ha una specifica funzione,per cui un pelo sano, ben ordinato e rispondente ai dettagli di razza è alla base del lavoro di un serio professionista.
